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Il commercio su Internet può essere pericoloso

I revisori fiscali della National Tax and Customs Administration (NAV) a Budapest e nella contea di Pest subiscono quasi il doppio degli abusi nel commercio elettronico rispetto ad altre forme di vendita esaminate nella regione, dove l'aliquota varia solitamente da 30 33 per cento.eShop Secondo le informazioni fornite mercoledì dalla Direzione delle imposte regionale centrale ungherese della NAV, il commercio su Internet è al centro dell'attenzione dei revisori fiscali a causa del gran numero di abusi rilevati durante le ispezioni. Il fatto che un'impresa operi tramite Internet non la esonera dal rispetto della normativa fiscale, sottolinea l'autorità fiscale. Il mancato rilascio di una ricevuta viene spesso spiegato dai commercianti come semplici rivenditori, il riconoscimento non è affar loro. NAV ha citato come esempio la società di distribuzione dell'acqua speciale alla quale i revisori fiscali hanno ordinato le merci online e ne hanno previsto le esigenze di fatturazione. Tuttavia, non è stata ricevuta alcuna ricevuta alla ricezione personale del prodotto.

In un altro caso, gli ispettori hanno anche acquistato un buono sconto per la costruzione di unghie artificiali ordinato sul World Wide Web, ma hanno aspettato invano una ricevuta o un conto quando è stato riscattato. Il fornitore di servizi alla fine ha tirato fuori il timbro e la ricevuta di una fondazione senza scopo di lucro, dicendo che era un dipendente della fondazione. Oltre a nascondere le entrate, l'audit ha rivelato che il fornitore di servizi non è stato dichiarato. La normativa tributaria deve anche provare le cessioni della società che svolge la propria attività economica via Internet con un apposito documento, ha sottolineato NAV.

Per la maggior parte delle transazioni, la fattura può essere la forma appropriata. Di solito non c'è comunque alcun ostacolo all'emissione di una fattura, poiché i dati necessari, il nome e l'indirizzo dell'acquirente sono di solito completamente disponibili per il venditore in base all'ordine. Il venditore può essere esonerato dall'emissione della fattura se l'acquirente non è soggetto all'imposta sul valore aggiunto, non è soggetto passivo, l'importo del corrispettivo comprensivo di imposta non raggiunge l'importo corrispondente a HUF 900 mila, ed è pagato per intero a l'ultimo. In tal caso, tuttavia, se l'acquirente non richiede fattura, è obbligatorio inviare una ricevuta, ha richiamato l'attenzione NAV. [MTI]