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Un virus attacca i processori AMD

I ricercatori di Symantec hanno scoperto un nuovo virus che non sta cercando di diffondersi attraverso il sistema operativo, ma sta attaccando direttamente i processori AMD.

Symantec ha fatto un annuncio interessante di aver scoperto un nuovo virus che minaccia i computer costruiti appositamente sui vari processori AMD. Per il momento, il malware è solo una parte del codice proof of concept, quindi attualmente non è molto diffuso. L'azienda lo ha quindi classificato come un parassita a basso rischio. Tuttavia, un virus chiamato Bounds fa un notevole tentativo di infettare i computer attaccando direttamente la CPU anziché i sistemi operativi. Symantec afferma che finora sono apparse due varianti del malware. Uno funziona con processori AMD a 32 bit e l'altro con processori AMD a 64 bit.

Vincent Weafer, uno dei dirigenti di Symantec, ha affermato che il nuovo virus è attualmente innocuo, ma può servire come buon punto di partenza per i virus che funzionano secondo un principio simile e causano danni a livello del processore. Il pericolo più grande di questo tipo di malware è che se si riesce a far funzionare un codice di questo tipo a "livello hardware", la maggior parte delle soluzioni di sicurezza finora utilizzate possono essere aggirate. In questo modo è possibile assumere addirittura completamente il controllo sui computer infetti. La diffusione di virus a livello di processore è ostacolata principalmente dal fatto che la scrittura di questi codici è molto più complicata di quella dei normali programmi dannosi. Inoltre, ciascuno di questi virus può funzionare solo su tipi specifici di processori. Secondo Vincent Weafer è possibile che appaia una variante del virus Bounds che sarà in grado di attaccare i processori AMD a 32 e 64 bit sotto forma di variante. Tuttavia, la compatibilità tra le CPU Intel e AMD non è più così semplice. Dopo aver sfruttato il set di istruzioni di AMD, Bounds può facilmente infettare vari eseguibili di Windows. Il virus dipende quindi ancora dalla piattaforma, ma la situazione potrebbe cambiare in futuro.

La prima copia di virus a livello hardware è apparsa nel 1998. Quindi il virus CIH / Chernobyl ha cercato di integrarsi nel BIOS Flash e causare danni attraverso di esso. Si stima che questo malware abbia infettato milioni di computer e causato gravi danni, principalmente in Corea del Sud.

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