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Intel Viiv: senza un sistema legale digitale

Uno dei capisaldi di Intel Digital Home non supporterà i sistemi di gestione dei diritti digitali.

Senza il sistema legale digitale Intel Viiv

Intel Viiv (pronunciato in inglese ricorda molto da vicino la parola "cinque") è costruito attorno a Windows Media Center: tali sistemi certificati Intel possono essere utilizzati principalmente per gestire, cercare, scaricare, riprodurre media digitali ed eventualmente registrare programmi TV - ovviamente, controllandolo nel nostro salotto, dal divano, con un telecomando invece che con mouse e tastiera.

I requisiti di Viiv impongono che il sistema utilizzi un processore Pentium D, Pentium Extreme Edition o Core, nonché un chipset Intel, un controller LAN e un processore audio in grado di elaborare audio HD. Non può essere tralasciata nemmeno la tecnologia "Quick Resume", che utilizza stati di ibernazione simili ai computer portatili per garantire un tempo di accensione di pochi secondi. È interessante notare che il telecomando è elencato solo come accessorio consigliato.

Intel prevede di aggiungere un software speciale alle piattaforme Viiv, che renderebbe molto più comodo il trasferimento di audio e video su dispositivi mobili: ad esempio, il formato e la risoluzione dei video verrebbero convertiti automaticamente nelle specifiche del nostro lettore portatile. Per una selezione più semplice, questi verranno contrassegnati separatamente, proprio come i computer compatibili sulla piattaforma Viiv, proprio come i televisori compatibili, i lettori DVD e Blu-ray e altri sistemi desktop.

Al giorno d'oggi si pone spesso la questione della gestione dei diritti digitali, nota anche come DRM. La posizione di Intel è l'esatto opposto di quella di Microsoft; poiché l'intero sistema si basa su come copiare musica e film da un dispositivo all'altro in totale comodità. Ormai è abbastanza certo che le specifiche di Viiv non includeranno il supporto per varie tecnologie DRM. Nelle parole di Don MacDonald, CEO della divisione "Digital Home" di Intel, "Non possiamo presumere che tutti i clienti siano criminali, e non è nostro compito vigilare sulla legalità dei vari download".

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