Un passo più vicino alla cibernetica
Ricercatori tedeschi hanno combinato con successo un wafer di silicio e una cellula cerebrale.
I ricercatori dell'Istituto Max Planck in Germania hanno collegato con successo una cellula cerebrale e un microchip fornito da Infineon. La neuroparticella, che misurava solo 1 millimetro quadrato e con 16 transistor, e le terminazioni nervose erano collegate tra loro da speciali proteine nel cervello.
Una cellula cerebrale di ratto con sotto un semplice wafer di silicio
Durante l'esperimento, la cellula è stata stimolata con successo con l'aiuto di un dispositivo artificiale, e quest'ultimo è stato anche in grado di registrare segnali provenienti da una parte integrante dell'unità. Un ulteriore scopo degli esperimenti è trovare metodi che non causino danni permanenti ai neuroni dopo un possibile contatto con il microchip.
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Certo, questi risultati sono ancora molto lontani dalla tecnologia necessaria per creare le creature mostrate sopra, ma almeno il primo passo è già stato fatto. Se tutto questo sarà a nostra disposizione, sarà molto più facile curare varie malattie nervose, ad esempio, e sarà possibile costruire computer a base biologica che saranno in grado di memorizzare molti più dati di quelli che facciamo ora... basti pensare alle capacità del cervello umano.